Ci siamo: da giovedì 28 settembre a domenica 1 ottobre, la musica, il vino e la simpatia scorreranno a fiumi nel borgo in festa per la Sagra dell’Uva più antica delle Marche, la numero 86 per la precisione.
È la festa del raccolto, ma anche della fecondità della terra, in questa zona particolarmente ricca di vigneti coltivati e vocata al Verdicchio.
Più che mai la Sagra si prepara ad accogliere i visitatori, con spettacoli, folclore, danze, buona musica, carri allegorici, atmosfere allegre, spirito goliardico, fiumi di Verdicchio e il vero gusto della tradizione in tavola.
Andarci per tutti i marchigiani è un po’ una tradizione, oltre che una grande occasione di divertimento.
Ritrovarsi nella più antica Sagra delle Marche è come andare a visitare una “nonna super alla moda”, ogni anno sempre più “raffinata” che nonostante l’avanzata età richiama sempre più gente con un programma di assoluta qualità.
Gli ospiti scelti per questa edizione sono: MUDIMBI, DJ COSMO e DJ POP X, venerdì 29 settembre; ENRICO CAPUANO e i SUD SOUND SYSTEM, sabato 30 settembre; il comico GIANLUCA IMPASTATO e I CUGINI DI CAMPAGNA, domenica 1 ottobre.
Come sempre l’indiscusso protagonista delle quattro giornate di festa sarà il Verdicchio, un vino che invecchia bene (migliora con gli anni come la festa che lo celebra), un bianco anomalo con grandissime doti di longevità.
Proprio questo Nettare degli Dei dalle verdi sfumature, particolarmente fresco, guiderà il palato dei partecipanti alla Sagra alla scoperta del borgo di Cupramontana, la Capitale del Verdicchio, con quella nota di sapidità che lo caratterizza da sempre.
È semplice procurarsi durante i quattro giorni di festa un calice di Verdicchio e scegliere la modalità di assaggio, che può essere veloce e “amichevole”, negli stands gastronomici in piazza, accompagnata da un vigoroso brindisi tra amici; più riflessiva, rilassata e appartata nei suggestivi ambienti dei Musei in Grotta, con percorsi di degustazione guidata e chiacchiere di qualità tra un sorso e l’altro.
Fare il giro degli innumerevoli stands gastronomici e leggere i menù con tutte le succulente specialità marchigiane richiede tempo e fa automaticamente aumentare l’acquolina in bocca, ma indubbiamente ci aiuta nel decidere cosa e dove mangiare.
D’altra parte quando le nostre Signore Cuprensi scendono in campo e si mettono seriamente dietro ai fornelli, non ce n’è per nessuno.
Il mio consiglio per gli stands in questo caso è di provarne almeno tre, il numero perfetto, lasciandoci guidare dall’istinto e dalla curiosità festaiola, tanto la notte è giovane …
È questa una festa che richiede movimento perché ricchissima di stimoli che vanno colti: dai gruppi folcloristici e dagli stornellatori in giro per il borgo agli ospiti sul palco; dal suggestivo e competitivo Palio della Pigiatura (sabato 30 settembre) ai tradizionali Carri Allegorici (domenica 1 ottobre) che con creazioni ogni anno più fantasiose sfilano per le vie del centro storico.
Vivere in pieno la Sagra significa dunque immergersi nell’atmosfera festaiola e lasciarsi contagiare.
Cupramontana va guardata, annusata, gustata, ascoltata, girata e rigirata, e perché no, fotografata!