Buona 87a Sagra dell’Uva a tutti
Vi sono occasioni in cui un sindaco si sente particolarmente orgoglioso della propria comunità, e questo accade, quando i valori storici ed umani che la caratterizzano vengono esaltati.
La Sagra dell’Uva è una di queste che si rinnova ogni anno.
La nostra Sagra giunta alla sua 87a edizione, con il suo primato di essere una tra le più antiche d’Italia ad ogni appuntamento esalta l’orgoglio e la laboriosità della nostra gente.
Fondata il 23 Settembre nel 1928, per dare voce alla storia del nostro paese, alla tradizione vitivinicola che rappresenta il nostro territorio, ha saputo conquistare negli anni un pubblico affezionato in trepidante attesa, per la sfilata dei carri allegorici, il palio della pigiatura, i balli tradizionali come il “saltarello” che sono gli emblemi identitari di questa festa.
Nel nostro centro storico, la magia della rivisitazione delle tradizioni popolari, il calore umano ed il senso di comunità, rappresentano il connubio perfetto per un abbraccio collettivo alle migliaia di ospiti che come ogni anno vi fanno visita.
Da giovedì 3 ottobre a domenica 6 ottobre, la musica, il vino e la simpatia scorreranno a fiumi nel paese in festa.
Ogni volta, ad ogni edizione si ricrea un’atmosfera magica sempre differente, accattivante, vicina alle tradizioni storiche, e aperta alle innovazioni.
Per la sagra le vie del centro si trasformano completamente e si riempiono di stand enogastronomici comunemente conosciute come “cappanne”.
Le cappanne, così come i carri, sono il frutto della creatività dei cuprensi, che ogni anno si sbizzarriscono e si migliorano sempre più.
Qui, oltre che assaporare l’ottimo Verdicchio, il visitatore potrà ammirare le signore cuprensi intente nella preparazione della pasta fresca e assaggiare le tipicità culinarie di questa zona.
Gnocchi, tagliatelle e gramigna con deliziosi sughi di cinghiale e papera, polenta, bruschette e cresciole fritte, coniglio in porchetta, cacciagione e anche pesce, sono un buon abbinamento al verdicchio, per la gioia di ogni gusto e l’appagamento di ogni palato.
Gli ospiti scelti per questa edizione sono di prim’ordine, a partire dal Giovedì 3 ottobre con la Cover band Tributo ai Queen “REGINA” the Real Queen Experience; Venerdì 4 ottobre: DJ Set Special Guest GET FAR DJ Fargetta e a seguire DJ Set “90 Mania” The Original 2024; Sabato 5 ottobre: Concerto di NOEMI e Domenica 6 ottobre: Concerto di DONATELLA RETTORE.
Vogliamo che sia questa una sagra davvero di tutti e per tutte le età, da vivere in ogni sua sfaccettatura, all’insegna del divertimento e della responsabilità.
Noi come sempre ce la metteremo tutta.
Buona 87a Sagra dell’Uva a tutti.
IL SINDACO
Dott. Enrico Giampieri
Nuove cantine, i giovani scelgono Cupramontana
Matteo Squadroni
Azienda Agricola Squadroni
Non sono nato e nè cresciuto in questo territorio, vengo da Civitanova Marche e ho studiato Scienze Viticole ed Enologiche nelle Langhe. Insieme alla mia famiglia abbiamo scelto di iniziare una nuova storia professionale qui a Cupramontana, un nuovo capitolo della nostra vita. In un paese dove la mia passione per il mondo del vino potrà sicuramente crescere e trasformarsi in lavoro. Perché questo territorio? Perché credo nel Verdicchio e nel suo terroir, mi intriga la diversità dei suoli, la loro genesi e la grande acidità di questo vitigno. Mi affascinano i paesaggi, la storia profonda di questi luoghi, le testimonianze artistiche e tutte le tradizioni che ruotano intorno a questo territorio. Ma quello che più ci ha spinti ad investire in queste terre è la presenza attiva di una rete sociale di ragazzi e piccole realtà che credono nel territorio, che cercano di custodirlo e tramandarlo tramite molteplici attività socio-culturali. Durante questi pochi anni in queste terre, ho avuto conferma di ciò che ho sempre pensato, ovvero che il vino non è una semplice bevanda alcolica ma uno strumento di comunità molto forte capace di tenere in piedi interi territori, e Cupramontana ne è la prova.
Non vengo da una famiglia con una longeva tradizione in ambito vitivinicolo, siamo la prima generazione a fare vino. L’azienda è nata nel 2020, io sono giovane e sto costruendo pian piano la mia storia e quella dell’azienda. Gli ingredienti ci sono tutti: un casale del 1800, un ettaro di vigna in produzione da oltre 60 anni, un nuovo impianto e una famiglia che mi appoggia e crede nel progetto.
Quest’anno siamo pronti per la prima vinificazione.
Cosa significa produrre vino oggi?
di Edoardo Dottori
Spesso mi interrogo su questa domanda, e sono sempre più convinto che la risposta sia una, produrre vino significa creare legami. Ormai risulta lontano il tempo in cui il vino fungeva da alimento quotidiano sulle tavole dei lavoratori che vi trovavano ristoro dopo una giornata di fatica, ormai il vino non si consuma più quotidianamente, ma la sua funzione è sempre più importante. Il vino crea legami, fa conoscere persone, ispira sogni, coinvolge animi, induce alla passione. E se è vero che lo troviamo sempre meno protagonista quotidianamente sulle tavole, è altrettanto vero che è imprescindibile in ogni momento di condivisione, durante i pranzi di famiglia, le feste con gli amici o più semplicemente in un locale per celebrare le gioie della vita. Il vino, insomma, è ancora oggi fulcro dei nostri momenti sociali. E quindi produrre vino non è solo un atto economico, ma un atto sociale, produrre vino significa promuovere incontri, amicizie legami, sia tra chi lo degusta, sia tra chi lo produce. E se il vino deve essere bevuto con moderazione è giusto non solo che sia buono, ma che aiuti a migliorare il mondo in cui viviamo, si anche questo è possibile. Perché un vino etico è frutto di un’agricoltura svolta con passione, che non mira solo a conservare le nostre meravigliose colline, anfiteatri naturali dipinti nelle nostre anime, ma che mira a rigenerare il nostro territorio, il nostro agroecosistema, il nostro modo di produrre, per creare un futuro nei nostri splendidi borghi. E allora perché produrre vino a Cupramontana? Semplicemente perché è la cosa più naturale che esista, frutto di una tradizione millenaria, atavica e di un territorio unico, che allieta ogni viandante solo allo sguardo, dissetando spirito e corpo.
Cupramontana ha celebrato "Il Grande Verdicchio"
Ogni settembre, a Cupramontana, si vendemmia e si celebra "Il Grande Verdicchio": un festival organizzato dal Comune di Cupramontana in collaborazione con l’associazione Strada del Gusto di Cupramontana.
Ci sono luoghi che non si limitano a essere scenari di vita, ma si fanno essi stessi vita, memoria, narrazione. Cupramontana è uno di questi luoghi, e il Verdicchio qui non è solo un vino, ma una delle voci più autentiche con cui questa terra si racconta.
Il 28 e 29 settembre, Cupramontana si è trasformata in un crocevia di idee, passioni e visioni durante “Il Grande Verdicchio”, un evento che non si è accontentato di celebrare il vino, ma ne ha esplorato le radici profonde, i significati nascosti e soprattutto la sua capacità di essere specchio e veicolo del mondo che cambia.
Due sono stati gli appuntamenti per ognuna delle due giornate.
La prima giornata è iniziata con il laboratorio Essere e Tempo presso il Teatro Concordia. Non si è trattato di una semplice degustazione, ma di un’esperienza di riflessione collettiva, un viaggio verticale all’interno di uno dei vini più rappresentativi del panorama enologico italiano. Jacopo Cossater e Matteo Gallello, fondatori del magazine Verticale, hanno guidato i partecipanti in un percorso durante il quale non si sono limitati ad assaggiare il vino, ma ne hanno esplorato l’evoluzione nel tempo. In questo laboratorio si è avuto il privilegio di degustare diverse annate di Verdicchio, affiancate l’una all’altra, per coglierne le differenze sottili, percependo e ascoltando il vino in momenti diversi della sua vita. È stato anche un momento per comprendere il cambiamento di coloro che producono il vino, il mutamento del loro pensiero e delle loro mani, che lo plasmano anno dopo anno.
Successivamente l’Enoteca Comunale è stata il palcoscenico di “Vino sul Divano LIVE”, una speciale edizione del podcast Vino sul Divano di Jacopo Cossater. Questo progetto nasce dal desiderio di parlare di vino in modo semplice, rilassato, ma con il giusto entusiasmo e coinvolgimento. Non è solo un podcast: è una conversazione continua, una serie di incontri che non seguono una periodicità fissa, ma si manifestano ogni volta che c’è una storia da raccontare, un vino da esplorare, una personalità da ascoltare.
Durante la serata, Jacopo Cossater è stato affiancato da Natalino Crognaletti della Fattoria di San Lorenzo, una figura di rilievo nel contesto produttivo marchigiano. Insieme, hanno parlato non solo di vino, ma del percorso che porta un vignaiolo a creare qualcosa di unico, delle sfide affrontate e delle visioni per il futuro. È stata una conversazione aperta, sincera, un invito a conoscere meglio il mondo del Verdicchio attraverso le storie di chi lo vive ogni giorno.
Anche domenica 29 settembre ha visto il susseguirsi di due appuntamenti:
Prima, presso l’Enoteca Comunale, l’incontro “Quando il Vino si fa Paesaggio – Ecologia e Viticoltura in Dialogo” ha visto Giampaolo Gravina, Jacopo Manni e la filosofa del paesaggio Ilaria Bussoni affrontare temi cruciali per il futuro della viticoltura. Le agri ecologie spingono da decenni a ripensare le prassi agricole, promuovendo un inedito sodalizio tra la cultura della vite e la cultura della vita. Una nuova generazione di vignaioli sta indicando la strada di un “fare” che fonde artigianato e innovazione del gusto, rendendo l’ecologia il naturale prolungamento dell’agricoltura. In questo dialogo, si è esplorato un mondo della viti-enologia che si arricchisce di nuovi oggetti e concetti: oltre al terroir, il paesaggio; oltre alla mineralità dei terreni, le alleanze microbiche dei suoli. Al centro di tutto, c’è la ricerca di una buona vita, che, sperimentando nuovi modelli agricoli, cerca di abitare nuovi paesaggi del vino.
Poi nel pomeriggio, al Teatro Concordia, Giampaolo Gravina e Jacopo Manni hanno condotto un laboratorio di degustazione che si è proposto come una vera e propria ricognizione geografica del Verdicchio di Cupramontana. Non si è trattato solo di scoprire nuovi profili sensoriali, ma di ritrovare nei bicchieri la freschezza e l’energia di una nuova generazione di artigiane e artigiani, interpreti di una territorialità che non si accontenta di ripetere sé stessa, ma che si reinventa continuamente. È un invito a esplorare, con curiosità e rispetto, le nuove geografie del Verdicchio, che raccontano una storia in divenire, fatta di tradizioni che si rimescolano, di saperi che si ibridano e di paesaggi che si trasformano insieme a chi li abita.
Durante entrambe le giornate, presso il Teatro Concordia, è stato possibile partecipare a un banco d’assaggio dei vini di Cupramontana. Qui, ogni sorso è stato un invito a riscoprire il valore del vino nel suo tempo, della pazienza, della cura e della civiltà del vino.
Il Grande Verdicchio non è solo un evento: è un atto di consapevolezza, un richiamo a riscoprire il legame profondo che ci unisce alla terra e a ciò che da essa nasce. In un mondo che tende a semplificare, standardizzare, banalizzare, Il Grande Verdicchio è un invito a resistere, a mantenere viva la complessità, la diversità, la bellezza di un vino che è, prima di tutto, espressione di una visione del mondo.
Riflessioni delle vignaiole di Cupramontana
Riflessioni delle vignaiole di Cupra che in questa annata hanno ogni pensiero per Daniela Quaresima.
Francesca Sparapani (AZ. Sparapani):
La vendemmia 2024 andrà sicuramente nell’elenco delle annate calde, non è nostra abitudine iniziare la vendemmia i primi di settembre, di solito il verdicchio per storicità si iniziava dopo la festa dell Uva. Una vendemmia che ci porta sicuramente a riflettere sul cambiamento climatico e quanto questo ovviamente incide nel nostro lavoro .
Un inizio di vendemmia così anticipata porterà delle piccole conseguenze anche sulla nostra amata sagra dove probabilmente quest anno avremmo dei carri allegorici con pochissima uva! Sagra alla quale sono legata non solo perché io sia Cuprense ma anche per il fatto che la prima reginetta fu mia nonna Fiorina nel lontano 1928.
Giulia Fiorentini (AZ. Fiorentini):
“La terra era il mio sogno di bambina, è stato il primo amore della mia giovinezza, oggi è la sorgente più misteriosa e feconda della mia libertà. Trascorro i giorni nel silenzio delle foglie che si muovono al vento oppure nell’allegria semplice, a tratti molto profonda, delle persone che condividono con me questa vigna, luogo dove ogni anno torno a stupirmi delle stesse cose: la nudità dell’inverno, la tenerezza del germogliamento, lo slancio appassionato dei tralci al cielo in piena estate e poi lo spessore denso e dolcissimo dei frutti.
Questa annata, al di là delle sue caratteristiche ormai frequenti di siccità, anticipo delle raccolte, necessità di una nuova flessibilità richiesta alle piante per il loro adattamento, è stata per me personalmente annata di grande trasformazione umana. Radice alla mia rivoluzione è rimasta l’abbondanza e la spontanea bellezza della terra, dai suoi fiori ai suoi frutti ed infine al suo vino, volto ultimogenito, fortunato e sempre benedetto, di tante diverse storie.”
Valeria Bochi (AZ. La Distesa):
“La vendemmia 2024 per me ha significato ritrovare la vitalità e l’ energia delle vigne, dopo l’annata terribile dell’ anno scorso. Ritrovare i tempi, i ritmi e i riti della raccolta, che segnano il compimento di un anno di lavoro.
La mia prima vendemmia a Cupramontana, nel 2000, iniziò a fine settembre, quest’ anno abbiamo iniziato il 14 agosto. È evidente che stiamo facendo i conti con un cambiamento radicale e chi, come noi, vive la terra quotidianamente forse se n’è accorto prima degli altri.
Resta la bellezza del raccolto e della Sagra dell’ Uva, che celebra simbolicamente di tutti i nostri sforzi.”
Valentina Bonci (AZ Vallerosa Bonci):
“La vendemmia quest’ anno si preannuncia buona anche se l’ uva ,a causa del grande caldo risulta leggermente inferiore nella resa. Situazione diversa nel versante nord ( contrada Pietrone) dove i grappoli sono al colore e al gusto e tatto eccellenti e preannunciano grandi vini
Le donne del vino a Cupramontana sono molto unite e coese, devo dire. La associazione Strada del gusto ha molte donne socie ed abbiamo creato sempre una collaborazione costruttiva e propositiva.
Vorrei aggiungere ,come presidente della associazione, che ora anche i nuovi giovani soci creeranno sinergie ed occasioni per animare la nostra enoteca comunale dove anche li una donna, la sommelier Claudia Branchesi, ha organizzato e gestito eventi tutto l’ anno con grande successo e affluenza di pubblico!”
Beatrice Bonci (AZ La Marca di San Michele):
Questa annata la dedichiamo a Dani.
Vi lasciamo le sue parole, che ci guidano in questa vendemmia e nelle nostre vite:
“Vorremmo custodire la nostra terra, farla esprimere restando lontano da tutto ciò che non le fa bene e non ci fa bene, concetto questo da estendere a tutto: dalla chimica alla sfruttamento intensivo di risorse e persone, delle sopraffazioni, alle ingiustizie, al fascismo celato e non, alla musica che ci intossica»
Cristina Cherubini
Siamo Positivi.
Godiamoci il momento.
Godiamoci la Sagra che sta per arrivare.
Saremo più Cuprensi durante questi giorni, e queste notti, in cui il popolo di Cupra(montana) si ritrova.
Con il Verdicchio come fulcro, ma non solo.
Storia, folclore, tradizioni. Delle nostre terre, le terre dei nostri predecessori..
Dice mia nonna, classe 1929, che ha attraversato il Tempo, Sagre e tanto altro: “È cambiato tutto. E tanto cambierà ancora.
Ma è sempre bello!”
Siamo positivi.
Buona Sagra.
Spore scuola di campagna
Si chiama “SPORE – Scuola di Campagna” ed è il nuovo progetto di agro-ecologia politica nato a Cupramontana nel 2023 e che, dal mese di giugno 2024, si è costituito in una Impresa Sociale con sede proprio nella capitale del verdicchio.
Questa scuola è stata promossa inizialmente dall’azienda agricola La Distesa insieme a un collettivo di studiosi ed esperti di diverse discipline, ed oggi si propone come soggetto autonomo e competente per offrire corsi di formazione, workshop ed eventi pubblici rivolti ad agricoltori, giovani studiosi, attivisti e persone interessate ai temi proposti.
Spore offrirà approfondimenti su cosa significhi “fare agricoltura” in un nuovo regime climatico, offrendo uno sguardo complesso sui principali temi relativi all’agricoltura, alla rigenerazione dei suoli e dei territori, all’impatto della crisi climatica, alle dinamiche di produzione e consumo di vino e cibo.
Agricoltura, botanica, fermentazioni, filosofia. del paesaggio, cucina popolare e gestione delle di terreni e risorse idriche ed energetiche: non solo incontri tecnico-scientifici, ma anche importanti aperture al pensiero filosofico, agli studi antropologici e ai linguaggi artistici che si stanno misurando con questa crisi climatica.
I prossimi appuntamenti saranno il 19 e 20 ottobre con il primo laboratorio di scrittura e di giornalismo narrativo, con l’obiettivo di fornire strumenti utili a raccontare un Pianeta in crisi. Il titolo, mutuato dal libro di Amitav Ghosh, è “La grande cecità”.
Il 17 novembre l’appuntamento è con una degustazione, a cura di Emanuele Tartuferi, divulgatore e oste, dal titolo “Cosa può un vino?”.
Il 6 dicembre una seconda degustazione a cura di Simonetta Lorigliola, giornalista che accompagnerà il pubblico in un piccolo viaggio dentro un angolo estremo d’Italia, la provincia di Trieste. Il titolo dell’appuntamento è “Infinitamente piccolo, infinitamente grande. Sconfinamenti enoici e immaginativi tra Breg, Carso e Istria”.
Dal 12 al 15 dicembre torna un corso di formazione, “Umani e piante”, dedicato alla potatura, per cogliere le ramificazioni tra botanica e nuove ecologie.
I fondatori di Spore sono, oltre a Corrado Dottori e Valeria Bochi, che ne è la presidente, anche Emanuele Tartuferi, oste ed esperto degustatore, Ilaria Bussoni, filosofa e ricercatrice Giulio Masato agronomo ed enologo attivo in Veneto, e Giorgia Liberati, ingegnera ambientale.
L’ ufficio stampa di Spore è curato dal giornalista Luca Martinelli, e la grafica ed identità visiva della scuola sono opera di Daniela de Santis su llustrazioni di Francesca Ballarinj.
Per informazioni sulla scuola:
www.sporescuoladicampagna.it
spore.scuoladicampagna@gmail.com
Un successo la 86ª edizione della Sagra dell'Uva!
A distanza di due mesi ecco il bilancio estremamente positivo della 86° Sagra dell’Uva di Cupramontana. Quattro giornate di appuntamenti per il Comune di Cupramontana dal Giovedì 28 Settembre a Domenica 1° ottobre.
Come ogni anno: concerti in piazza (Cover Band “Ma che musica…Raffaella Carrà!”, Mudimbi, PopX, Cosmo, Enrico Capuano e la Tamurriata Rock Band, i Sud Sound System, Gianluca Impastato e i Cugini di Campagna); balli tradizionali e canti popolari, gli stand gastronomici “Le Cappanne” e, ovviamente, il tradizionale Palio della Pigiatura del Sabato e la sfilata dei carri allegorici della Domenica.
I dati ufficiali ricevuti da Ciaoticket sugli ingressi alla 86° Sagra dell’Uva, confermano compresi i residenti 22.289 biglietti venduti, ai quali si aggiungono la presenza dei 600 volontari che operano all’interno della Sagra (componenti spettacoli, collaboratori pigiatura, collaboratori sfilata carri, sicurezza) e le presenze alla serata inaugurale gratuita del giovedì, per un totale di 32.403 presenze dal giovedì alla domenica.
22.289
biglietti venduti
32.403
presenze
600
volontari
Le parole del Sindaco Enrico Giampieri: “Le scelte hanno confermato le nostre aspettative, la sfilata dei carri è stata meravigliosa e l’entusiasmo dei ragazzi cuprensi è salito alle stelle con una partecipazione di ragazzi nella realizzazione dei carri aumentata dai 160 dello scorso anno ai *240 e oltre* di quest’anno.
Per l’organizzazione, gli operatori degli stand, le associazioni, i volontari, i carristi, i dipendenti comunali, sono state settimane intense anche accompagnate dal bel tempo che ci hanno riportato ai bei tempi.
Fondamentali le collaborazioni per la riuscita: i carristi, le associazioni che hanno allestito gli stand, l’Arma dei Carabinieri, la Protezione Civile di Cupramontana e Staffolo, Associazione Carabinieri in congedo di Cupramontana, Croce Verde, Polizia Municipale, i dipendenti comunali e tutti i volontari.
A tutti loro è diretto il mio ringraziamento.
L’86esima Sagra dell’Uva di Cupramontana è stata organizzata dalla Fondazione Sagra dell’Uva Cupramontana grazie al contributo della Fondazione Carifac, della Regione Marche degli sponsor Panatta srl e Faber ed altri che sono stati valorizzati anche attraverso le pagine dell’opuscolo ufficiale della Sagra.
Un ringraziamento particolare va alle forze dell’ordine la cui presenza ha garantito la buona riuscita dell’evento e ai concittadini.
Tutto si è svolto con tranquillità ed ordine, grazie alle importanti e sempre maggiori misure di sicurezza adottate e alla responsabilità del pubblico che, ogni anno, ci onora della sua presenza, festeggiando in amicizia e con intelligenza.“
Arrivederci alla 87° Sagra!
Menù degli Stand 2023
Scopri il menù della Sagra dell'uva di Cupramontana e...
Buon appetito!
1. A.S.D. CALCIO CUPRAMONTANA
Polenta / tagliatelle / gnocchi con stoccafisso, papera, boscaiola
Coniglio in porchetta
Arista di maiale con fave
2. CANTINA PIERSANTI
Gramigna al fumè
Gnocchi alla papera
Coniglio in porchetta
Stinco di maiale
Gnocchi e tagliatelle al cinghiale
3. CANTINA CHERUBINI
Tagliere di salumi e formaggi con crescia
Pasta al forno
Gnocchi / tagliatelle con papera e boscaiola
Piadine miste
Arrosticini
4. CIRCOLO IL SOLENGO CACCIATORI
Gnocchi / tagliatelle / polenta al cinghiale e alla papera
Spezzatino di cinghiale
Bistecche, salsicce e patate fritte.
5. ZENA ENOSTAND
Pizza Margherita, Diavola, 4 formaggi
Cresce farcite con bistecca, salsiccia
erbe e pecorino, stracciatella e alici
Chips
Olive all’ascolana
Cremini
6. CUPRA BASEBALL
Pennette alla vodka
Chitarrine dell’adriatico
Frittura di pesce
Seppie e piselli
Coda di rospo in porchetta
Polenta con pesce / papera
7. CANTINA VALLEROSA BONCI
Little Italy (tagliatelle al ragù con polpettine)
Tu vuó fa l’americano (strozzapreti al fumè con bacon e scaglie di cheddar)
Tortellini ragù / norcina
Tagliatelle / gnocchi all’aragosta
Hamburger Maxi + patatine
Pullet pork + patatine
Lobster roll con aragosta + patatine
E tanto altro….
NOVITÀ!
Empire Hot Dog
Maxi Hot Dog (70 cm) + patatine
8. BANDA MUSICALE “N. BONANNI”
Gnocchi / polenta / tagliatelle con ragù d’oca o ragù bianco del contadino
Trippa alla Lina
Fagioli de nuà
Maialino al forno con patate
9. GRUPPO FOLCLORISTICO MASSACCIO
Gnocchi / polenta / tagliatelle con papera, boscaiola e stoccafisso
Coniglio in porchetta
Stoccafisso al forno con patate
Cresce di polenta fritte e alla brace
Patatine e olive all’ascolana
Focaccia farcita
10. ASSOCIAZIONE PROCUPRA
Panini con porchetta / prosciutto / ciauscolo e pecorino
Aperi-vino (piattino con focaccia, prosciutto crudo, ciauscolo, pecorino, bruschetta con pomodorini)
Aperi-vino vegetariano (piattino frittatina, pecorino, olive, bruschette con olio e con pomodorini)
Biscotto di mosto con nutella
Dolcetti secchi
Gli stand
Asd Calcio Cupramontana Cantina Piersanti Cantina Cherubini Circolo il Solengo Zena Enostand Cupra Baseball Cantina Vallerosa Bonci Banda Musicale N. Bonanni Gruppo Folcloristico Massaccio Associazione Procupra
Strada del Gusto
L’Associazione Strada del Gusto è nata nel 2017 allo scopo di favorire la cooperazione e lo scambio tra le aziende vitivinicole di Cupramontana, in particolare a livello di promozione e tutela del patrimonio storico e ampelografico del territorio cuprense.
L’associazione oggi è composta da 10 cantine (Vallerosa Bonci, Colonnara, Sparapani, La Distesa, Ca’Liptra, Quaresima, Cherubini, La Marca di San Michele, Di Giulia, Colle Jano) e 1 birrificio agricolo (Molesto), tutte realtà che fanno filiera completa nel comune di Cupramontana e ne custodiscono e valorizzano il patrimonio agricolo e paesaggistico.
Inoltre, l’associazione gestisce l’enoteca comunale ENOCUPRA, sita nel complesso museale del MIG – Musei in Grotta, con apertura settimanale e vendita diretta/mescita dei vini e delle birre di Cupramontana, e con un calendario di degustazioni rivolte a sommelier, giornalisti o semplici appassionati interessati ad approfondire la storia vinicola locale, conoscere meglio le singole aziende e le specifiche annate.
Durante il periodo primaverile ed estivo, infine, il giardino dell’enoteca si anima ospitando eventi, concerti e presentazioni di libri, organizzati dall’associazione stessa o dall’amministrazione comunale.
Premio nazionale etichetta d'oro
Il 24 settembre si svolgerà a Cupramontana presso il MIG, Museo in grotta, il Premio nazionale etichetta d’oro.
Giunto alla trentesima edizione, come di consueto negli ultimi anni, una giuria di esperti si occuperà di individuare i vincitori di nove categorie e l’attribuzione dei riconoscimenti: etichette per vini bianchi, etichette per vini rossi, etichette per vini rosati, etichette per vini spumanti, etichette birra, etichette distillati e liquori, premio speciale Mig CreArte in etichetta, premio speciale Mig innovazione in cantina.
Con questo Premio, il Comune di Cupramontana e La Fondazione Sagra dell’Uva intendono esaltare tutti gli aspetti che caratterizzano la produzione vitivinicola nazionale e dei birrifici artigianali. Le etichette premiate sono esposte anno per anno, nella sezione dedicata, all’interno del Mig (Musei in grotta) e vanno ad incrementare il ricco patrimonio già esistente.
Quest’anno l’evento conclusivo è stato posticipato di tre settimane affinché, insieme al grande Verdicchio, la premiazione sia una vera e propria anteprima della ottantaseiesima Sagra dell’uva.
Nella stessa giornata, subito dopo la premiazione è previsto un momento conviviale, durante il quale saranno proposte le degustazioni dei vini locali e non.
A fare da sottofondo musicale ci sarà il gruppo “Julia Shore”, una miscela di jazz, swing e raffinatezza.
La giuria sarà composta da:
Maria Loreta Pagnani
Designer della comunicazione visiva
Utilizza il linguaggio visivo per progettare forme di comunicazione personalizzate e funzionali su temi della cultura del territorio. Titolare dello studio Elp Design a Senigallia, dal 2022 è membro del Consiglio direttivo AIAP, Associazione italiana design della comunicazione visiva. Si è formata al Centro Sperimentale di Design CNIPA di Ancona, ha frequentato il Master sulla Comunicazione, Management e nuovi Media all’Università della Repubblica di San Marino, studia tuttora temi vicini alla professione.
Roberta Manzotti
Graphic designer e art director
Da oltre 30 anni nel campo del design, è titolare dello studio RossodiGrana. Cura l’identità visiva di progetti culturali, festival, eventi ed esposizioni destinati a istituzioni pubbliche, enti, aziende, musei,
università e fondazioni con attenzione alla valorizzazione del made in Italy, dei territori, della cultura d’impresa. È stata docente all’ISIA di Urbino, esperto ADI e Consigliere Nazionale AIAP. Nel 2022 vince il
bando nazionale Fondo Impresa Femminile con il progetto Montessori Mood.
Andrea Castelletti
Direttore creativo
Direttore creativo e designer multidisciplinare. Si occupa di consulenza strategica e direzione creativa per progetti di packaging, branding e pubblicità, con un focus particolare sull’industria del vino, delle acque e delle bevande alcoliche. Nel corso della sua carriera ha lavorato a diversi progetti internazionali per clienti come Pepsi, Lavazza, Barilla, Technogym e McDonald’s. I suoi lavori hanno ottenuto più di 70 riconoscimenti nazionali e internazionali.
Marco Goran Romano
Illustratore e designer
Marco Goran Romano è un illustratore e designer pugliese che vive e lavora a Jesi. Dal 2011 al 2015 ha svolto l’attività di resident illustrator all’interno della redazione italiana di WIRED magazine, a Milano, e in seguito ha co-fondato lo studio Sunday Büro operante nell’ambito del lettering e del type design. Nel 2011 è stato inserito nella lista dei 10 migliori giovani designer stilata dal settimanale americano Adweek. In quegli stessi anni il suo lavoro è stato più volte premiato dalla Society of Publication Designer di New York, da Communication Arts, Applied Arts e Creative Quarterly. Inoltre è stato nominato da Print magazine come uno tra i 20 Under 30 – New Visual Artists del 2014, mentre nel 2016 e nel 2018 gli è stata conferita la Medaglia d’Oro per l’Illustrazione (categoria Design) da parte dell’Associazione Autori di Immagini.
Francesco Perticaroli
Graphic designer e Art Director
Francesco opera presso lo studio Zup Design di Perugia/Milano, è specializzato in grafica editoriale, brand identity, information design e progettazione di interfacce web e digitali.
Nel corso delle trenta edizioni il Premio è cresciuto, cambiato e ha permesso a Cupramontana di raggiungere tutto il territorio nazionale con identità vitivinicola. Negli anni la visione più dinamica e aperta del Concorso ha consentito di ampliare il numero di categorie da premiare e quindi di introdurre le sezioni riservate alle birre artigianali e ai distillati.
L’unicità del luogo dove vengono esposte le etichette premiate, insieme a migliaia di altri già in esposizione e l’originalità del museo hanno incoraggiato nel tempo la donazione di collezioni private e non.
Di recente il Comune di Cupramontana, durante una cerimonia di consegna appositamente organizzata, ne ha ricevute diverse dalla famiglia Aguzzi e ha intitolato la Sala in cui sono state collocate allo stesso architetto Ippolito Aguzzi in arte “Pollino”.
La collezione oggi è adeguatamente conservata in una delle sale del museo ed è visitabile e consultabile.
‘STANNO SÈMO A OTTANTASEI
‘STANNO SÈMO A OTTANTASEI
(OTTANTASEESIMA SAGRA DELL’ ÛA)
CUPRAMONTANA 2023
‘Stànno sèmo
a ottantasei
ma pé’ Sagra
edè niè,
sémpre frésca
cóme u mónte
quànno
névica vemmè’.
Frésca cóme
‘a primavèra
quànno i fiùri
stà a sboccià’,
quànno canta
l’uccéllitti
e te pare
de sognà.
Frischi è pùre
I Gióinòtti
che có’ ‘l còre
e có’ ‘a passió’,
fà ‘lli carri
tàntu vélli
che te smòe
l’emozió’.
Quànta scènte
ce se ‘mpegna
pé’ fà’ di’
a chi vène su:
“Quàntu è bbèlla
‘a Sagra vòstra,
nó’ ve pò’
fregà’ nisciù”.
Se venésse gió
i Marziani:
qualcù’ dice
che ce stà!
chiaméria
subbitu a móie
a veni’ gió a bè’
e a magnà’.
A magnà’, sci,
nti e cappànne
tùtta ‘a rròbba
fàtta a mà’,
pappardèlle,
tajatèlle,
stoccàfissu
e baccalà. (1)
E ó Verdicchiu?
Què facèmo?
Nó’ ó volèmo
mintuà’?
Edè ‘a cósa
più preziósa,
l’òro “niru”
pè’ nuà’.
Pè’ nuà
e pè’ i Vignaró li
che ó Verdicchiù
‘ó sa trattà’,
tùtti l’anni
tira fòri
‘na delizia:
“che bontà”:
Adè’, però, penzàmo
a ‘sta seràta,
aprèmo ‘e pòrte
a chi vòle ‘bboccà’.
Stappàmo ‘na vuttija
de Verdicchiu:
eppó’, conténti,
ce stregnémo ‘a mà’.
Giuseppe Galeazzi